Naufragio al largo di Crotone: 68 morti
La scorsa domenica, al largo delle coste di Steccato di Cutro - nel crotonese - un barcone proveniente dalla Turchia si è capovolto in seguito al violento moto ondoso del mare. Sul posto sono giunti tempestivamente il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e le forze dell’ordine.
Attualmente i dispersi in mare si stimano tra i 27 e i 47, mentre il bilancio attuale delle vittime è di 68 persone. Secondo alcune ricostruzioni lo scafista, poi arrestato e prelevato dai Carabinieri, sarebbe stato aggredito da alcuni superstiti del naufragio.
Quest’ultimo episodio non è altro che la prova lampante dell’ elevatissimo costo umano che l’immigrazione irregolare porta ad avere, purtroppo includendo anche bambini. Ancora una volta, la colpa può essere attribuita a chi specula sulla vita di persone disperate, come scafisti e trafficanti di esseri umani, che non si fanno scrupoli a far salpare - sotto un’ingente somma di denaro - navi cariche di uomini, donne e bambini anche con il mare in tempesta.
Il Capo del Governo Italiano, Giorgia Meloni, ha scritto, subito dopo l’accaduto, una lettera a tutte le Istituzioni europee al fine di scongiurare eventuali episodi similari, chiedendo di “evitare le soluzioni di facciata, utili solo sul piano comunicativo realizzando una soluzione europea sui rifugiati”. Chiede infine di non lasciare la Nazione da sola in questa battaglia di civiltà e lancia l’allarme sul futuro e sulla pressione che, fattualmente, eserciteranno sull’Italia le prossime ondate migratorie.
Riccardo Bisconti, Samuele Mazzeo, Nicola Demirev