Presentazione del romanzo storico “L’odore dell’oceano” di Annalisa Bari (Edizioni Esperidi, 2022)


500 anni fa, il 6 settembre 1522 Victoria, l’unica nave rimasta delle cinque partite agli ordini di Ferdinando Magellano per circumnavigare la terra approdava sulla foce del Guadalquivir tra incredulità, ammirazione e meraviglia della corte spagnola e di tutto il mondo che consideravano la spedizione ormai perduta nella vastità dell’allora ignoto oceano.

 

Questo lungo viaggio di duecentosessantacinque uomini audaci, di cui solo diciotto torneranno su di un veliero fantasma, è uno dei più grandi viaggi di scoperta della storia.

 

In occasione del cinquecentenario, l’autrice Annalisa Bari ha deciso di raccontare l’impresa dal punto di vista di un coraggioso sedicenne, Miguel Barrio, che parte come mozzo e torna da cartografo. 

È un momento magico per Miguel poiché riesce a gestire anche situazioni gravissime e intense con Magellano, Elcano e con gli altri protagonisti che ci hanno fatto scoprire e sentire “L’odore dell’oceano”.

 

Attraverso gli occhi di Miguel, una vicenda storica apparentemente molto lontana dalla nostra realtà, si rivela una metafora della ciclicità della vita.

Durante l’incontro nell’Aula Magna della nostra scuola, l’autrice ci ha rivelato che la parola più ripetuta all’interno del romanzo è “vento”, uno degli elementi più liberi in natura, che non soffia sempre a nostro favore e che quindi ci insegna a saperlo affrontare ma anche sfruttare a nostro vantaggio.

 

Di Aurora De Spoto, Agnese Pinto, Chiara Quarta, Sofia Quarta