Fra le pagine del Siciliani

“Entrai nella libreria e aspirai quel profumo di carta

 e magia che inspiegabilmente a nessuno

era ancora venuto in mente di imbottigliare”.

Carlos Ruiz Zafón, “L’ombra del vento”, 2001

Secondo Northrop Frye, un celebre critico letterario canadese, la macchina tecnologicamente più efficiente che l’uomo abbia mai inventato è il libro. Purtroppo, però, la lettura non è sempre apprezzata: c’è chi, semplicemente, non sente la necessità di aprire altri libri al di fuori di quelli scolastici. Ma c’è anche chi ha bisogno di fuggire dalla realtà, di fermarsi, di prendere un bel respiro o di cambiare identità, anche solo per mezz’ora. Il 27 gennaio, spinti dalla curiosità, abbiamo deciso di condurre un’indagine nel corso dell’Assemblea d’Istituto, al fine di capire che percentuale di studenti ama leggere, quali sono i generi preferiti e quali i libri più quotati e, infine, se si preferisce il cartaceo o il digitale.

Sono stati intervistati quaranta alunni, otto per ogni anno: il risultato è che l’esatta metà degli intervistati è appassionata alla lettura. Più precisamente: il secondo anno e il quarto sono gli anni con alunni più interessati (6 studenti su 8), mentre la maggior parte degli studenti del primo e del quinto anno dichiara di non essere molto interessata.

I generi letterari più apprezzati sono, a pari merito, i romanzi rosa e i gialli (sei ragazzi su venti), poi le preferenze variano notevolmente: dal genere fantasy ai libri a tema storico-politico, fino a quelli informativo-sportivi. Il libro più quotato è un classico del giallo: “Assassinio sull’Orient Express” di Agatha Christie; altri libri molto amati tra gli studenti sono “Lo strano caso del dottor Jekyll e mister Hyde” di Robert Luois Stevenson, “Il trono di spade” di G. R. R. Martin, “It ends with us” di  Colleen Hoover, “La verità sul caso Harry Quebert”.

Sorprenderà molti adulti scoprire che il formato prediletto dai ragazzi è il cartaceo: solo uno dei 40 ragazzi intervistati ha affermato di preferire il formato digitale.

Diceva Umberto Eco: “Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria! Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c'era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l'infinito… perché la lettura è una immortalità all'indietro”. E, nonostante ci siano occasioni nelle quali è molto comodo avere i propri libri a portata di telefono o di Ebook, forse le sensazioni e i profumi che regala sfogliare una pagina sono davvero impareggiabili… 

Sara Longo