Insieme per un futuro sostenibile: il lavoro dei “changemakers”

 

Di Alessia Rollo, Sofia Carlà, Dalia Mazzotta

Classe 1AL, Liceo Linguistico Cambridge

Nel corso delle lezioni di Educazione civica, abbiamo incontrato virtualmente “The 2022 Cohort of Young Leaders for the SDGs”: si tratta di 17 giovani che, in seguito ad una selezione su 5.400 candidature, sono stati scelti dall’ONU per guidare la società verso il cambiamento e cercare di combattere rilevanti e urgenti problemi che interessano il mondo intero.

Abbiamo iniziato, quindi, con una riflessione sull’idea di ‘changemaker’ provando a creare una nostra definizione del termine: per noi, un changemaker ha l’ambizione e la determinazione giusta per apportare cambiamenti al nostro futuro.

Abbiamo svolto un lavoro in gruppi per rispondere alla domanda: “Who is your favorite leader and why? What are his/her greatest traits?”.

Ciascun gruppo ha presentato, quindi, il proprio leader.

Un primo gruppo ha scelto Varaidzo (Vee) Kativhu, attivista, visionaria, attiva su YouTube. Lavora tra lo Zimbabwe e il  Regno Unito e crede nei giovani, nella nuova generazione e nella costruzione di un futuro migliore; tiene molto all’istruzione. La maggior parte del suo lavoro di volontariato è destinato proprio ad aiutare tutti i ragazzi che non hanno grandi possibilità economiche ad avere fiducia. Non a caso, il suo motto è: “Young people are the present and the future; we are the change and we truly care” che, letteralmente, significa: “I giovani sono il presente e il futuro; noi siamo il cambiamento e ci teniamo davvero”.

Due gruppi, invece, hanno scelto Karimot Obedobe, poetassa nigeriana fondatrice della Black Girl’s Dream Initiative, una donna forte, coraggiosa e indipendente che, attraverso la poesia, ha combattuto per l’inclusione delle ragazze nere e per creare, per loro, un mondo più sicuro. È stata protagonista del Global Education Summit.

Il  suo motto è: “Young people have the passion as well as physical and intellectual capacity to move the world” (“I giovani hanno la passione, la capacità fisica e intellettuale di muovere il mondo”).

Altri due gruppi hanno scelto Heela Yoon, fondatrice dell’associazione AYAPO (Afghan Youth Ambassadors for Peace Organization), che opera nelle province orientali dell’Afghanistan e si concentra sulla costruzione della sicurezza e della pace a livello locale. Attraverso AYAPO, Heela ha formato quasi 100 ragazze a Nangarhar, Laghman e Kabul sull’'uguaglianza di genere, sulla leadership e su come agire come primi soccorritori nelle crisi umanitarie, specialmente in comunità sottosviluppate. Il suo motto: “To achieve the SDGs and sustainable peace, we must involve young people, especially young women and girls, in decision-making processes” (“Per raggiungere gli obiettivi di uno sviluppo sostenibile e di una pace sostenibile, dobbiamo coinvolgere i giovani -soprattutto le giovani donne e ragazze - nei processi decisionali”). 

 Il lavoro ci ha permesso di riflettere sul concetto di uguaglianza di genere, sul consumo e sulla

produzione responsabili, sulla pace, sulla giustizia. Ci ha fatto pensare a modi creativi di aiutare tutte quelle persone che si trovano in situazioni difficili, estreme, a buone pratiche per sprecare di

meno e consumare tutto ciò che troviamo sulle nostre tavole in modo responsabile.

Riteniamo che la scelta di questi giovani leaders incoraggi l’educazione dei ragazzi al cambiamento, fornisca ipotesi per realizzare soluzioni innovative e utili per combattere i problemi più urgenti del mondo, per creare un ambiente sicuro e inclusivo e nel progettare politiche di valore durature sulle sfide più grandi.

 

Sitografia:

https://www.un.org/youthenvoy/2022class/

https://www.un.org/youthenvoy/about-the-young-leaders-for-the-sdgs/